giovedì 27 ottobre 2016

Chiacchiere color ciclamino


Oggi voglio ricordare mia nonna, condividendo qui un racconto che ho scritto l'anno scorso per "Le storie dell'armadio", concorso organizzato da Spazio VIB. Il concorso richiedeva di raccontare una storia che fosse legata ad un accessorio, un abito, un cosmetico e prevedeva anche l'invio di un'immagine dell'oggetto in questione.

Chiacchiere color ciclamino
Usciva sempre in ritardo, al crepuscolo. Il giro era sempre lo stesso, il sabato. Le botteghe le stesse della settimana. Ma era Il Sabato, ed era la sua uscita speciale. E Bruna allora metteva il rossetto. Fucsia, quasi fosforescente, due linee sottili color ciclamino sulle labbra finissime, pronte per le chiacchiere del sabato sera. Il rossetto era l'ultimo passaggio prima di scappare di fretta dalla porta. Talvolta nella concitazione non era messo benissimo o le finiva un po' sui denti. Bruna non voleva far aspettare, ma era più forte di lei. Forse si sentiva coccolata dalla pazienza dei negozianti. Lei che serviva tutti in casa durante la settimana, per quelle due ore era lei a ricevere attenzioni.
In paese c'erano quasi “due” di tutto. Due parrucchiere, due macellai, due piccoli alimentari...
Mia nonna per non fare torto a nessuno alternava settimanalmente le botteghe.
La prima tappa era la Wanda per la messa in piega e le prime succulente ciane. Dopodiché via dal macellaio e anche qui qualche chiacchiera ci scappava sempre. Poi c'era l'ortolano, l'alimentari e infine, con la sua rigida messa in piega si dirigeva verso il momento più atteso: il Sale e Tabacchi della sua amica Silvana. Fortunatamente il piccolo negozio della Silvana era attiguo al loro appartamento, ed era sempre aperto. Quindi anche per lei era un piacere aspettare mia nonna che varcava la soglia oltre le otto. Forse se avesse dovuto chiudere per rincasare lontano non sarebbero state così amiche. Non so cosa si raccontassero, di chi parlassero o sparlassero, ma so che a mia nonna faceva bene, era un momento solo suo, di stacco da tutti noi familiari con tutte le nostre richieste. In casa eravamo sei e c'era da fare. E lei era il capitano della nave.
Finito il suo giro, curva e carica di pesantissime borse della spesa si incamminava verso casa.
Verso le otto e mezzo, quando noi avevamo già finito di cenare, sentivamo la chiave girare nella toppa. Era tornata, drammaticamente stanca e malcelatamente soddisfatta, col rossetto ciclamino ormai tutto sbiadito.


Sotto, la foto del rossetto color ciclamino e un rapido disegno di mia nonna che ho fatto or ora.
A presto!
B.



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